Nell’esposizione obiettiva e serena degli avvenimenti di quel moto spirituale, che si suole chiamare “ Riforma protestante, l’Autore cerca di chiarirne le ragioni nel pensiero dei Riformatori medesimi. Esamina i loro scritti per cogliere nelle stesse parole  le motivazioni della Protesta che, con rapidità incredibile, si estese a tutta l’Europa, trasformando strutture ecclesiastiche e sociali per contribuire in modo massiccio alla formazione del mondo moderno. L’Autore segue il movimento riformatore dai luoghi della sua origine germanica ed elvetica, attraverso tutti i paesi d’Europa, soffermandosi in particolare a considerare i tentativi di riforma nel nostro Paese, che per il lettore italiano dovrebbe presentare speciale interesse. Dalla suddivisione dell’opera appare chiara la riforma classica (Lutero, Zwingli, Calvino ) e il ramo radicale della medesima: anabattisti, spiritualisti, antitrinitari. Questi gruppi di radicali vengono trattati tutti in un ultimo capitolo, per quanto l’Autore valuti in senso piuttosto positivo il movimento anabattista.

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