Introduzione, versione e note a cura di Valdo Vinay, l'edizione riprende, con alcune variazioni apportate dal curatore stesso, la traduzione pubblicata nel 1935 come Quaderno di Gioventù Cristiana,

L'istituzione del catechismo per l'istruzione dei giovani, come oggi noi l'intendiamo, ci viene direttamente dalla Riforma: Anche la chiesa antica aveva adoperato catechismi, specialmente per i pagani che chiedevano il battesimo, ma poi s'incominciò a trascurare questa istruzione, che nel medioevo fu sostituita da una semplice confessione di fede. Rimasero ancora l'impegno dei padrini di istruire il battezzando insegnadoli il simbolo apostolico, il Padre Nostro e il decalogo. Ma all'infuori di ciò, prima della Riforma, non si ebbero  quasi né catechismi né istruzione  catechistica. Il riformatore ginevrino sentì subito la gravità di questa lacuna nella chiesa, che lasciava la porta aperta a ogni errore e a ogni eresia.